1. La Bacca-Censione: Rat-Man Gigante (Vol. 1 -> 4)
    La mia recensio.ne per i primi 4 numeri del Rat-Man Gigante

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    I primi 4 numeri di Rat-Man Gigante


    Quanto sono originale, eh? La ”Bacca-Censione”! Un gioco di parole vecchio come il mondo ed adoperato non so da quanti altri nell’universo che, come me, provano a recensire quello che leggono, vedono e giocano!
    Che c’è? Ora che non leggete più la parole “recensione” nel titolo non ridete più? Neanch’ io.
    Scherzi a parti: credo che questo sia il modo migliore per poter apparare quell’enorme divario che c’è tra la parte di me che spera di riuscire a scrivere una “recensione” e l’altra che invece vuole limitarsi a dare un proprio parere personale lontano dagli schemi tecnici.

    Per la prima Bacca-Censione, ho deciso di dedicarmi ad un fumetto giovane, che seguo da poco, e dopo l’uscita dei primi 4 volumi mi sento pronto a dir la mia al riguardo: Rat-Man Gigante, il mensile che ha permesso ai pochi dislocati, come me, di far la conoscenza del supereroe nato dalla mente di Leo Ortolani!

    Cosa possiamo dire quindi di Rat-Man e di questa nuova ristampa?

    Un formato originale… ma poco pratico..!
    Già nell’articolo che scrissi nel mese di Marzo riguardo il mio battesimo nel nome di Rat-Man sottolineai come l’idea di un formato GIGANTE in stile giornaletto anni 80-90 mi attraesse. Attrazione che non è condivisa da tutti, ad esempio sia il prode Lux che il mio fumettaro di fiducia mi hanno entrambi sottolineato come un formato del genere suggerisse loro qualcosa di poco pratico. Beh, non c’è che dire: a tal proposito hanno ragione loro!
    Il formato di Rat-Man Gigante, in tema di praticità nella conservazione, è decisamente scarso purtroppo..! Infatti costringe il proprietario a doverlo riporre tramite il metodo accatastamento a sandwich, cioè uno sopra l’altro alternando il verso della copertina dove è accentuata la curvatura!

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    Messo così, su di una mensola, non si può dire che sia proprio un bello spettacolo ed anche l’idea di conservarlo in un cassetto non è delle migliori. Perché mai dovrei chiudere i miei fumetti in una bara?
    Se comunque la praticità della conservazione perde punti, quella invece della lettura ne guadagna di sicuro. Il Rat-Man Gigante offre infatti una comodità di lettura non indifferente grazie alla forma giornalesca che si adatta in modo egregio alle nostre letture mattutine sul trono (ehm…) e non ci costringe a stare particolarmente applicati come capita con i formati classici dei Manga ad esempio, con la cosa di dover star li tentando di non piegare troppo la copertina quando lo sfogliamo (la classica sfogliata a 30° massimo per non rovinarlo!).
    Per quanto riguarda la qualità? Dopo 4 mesi è ancora presto per parlarne! Certo, spero proprio che la carta finisca per non arricciarsi come quella di Black Rock Shooter con l’umidità dell’estate, tuttavia è chiaro che per proporre un formato del genere a soli 2,50€ non ci si possa aspettare il meglio del meglio…

    Il potere di Rat-Man

    Se mi domando: che cos’è Rat-Man?, la prima risposta che mi viene in mente è: la risata quotidiana di cui tutti abbiam bisogno. Rat-Man è un personaggio comico del resto, un personaggio che viene preso e mandato ad avere a che fare con i personaggi dei più grandi fumetti, film e qualsiasi altra cosa passi per la testa di Ortolani, del mondo. Rat-Man è sincero, tutto qui. Ci colpisce per questo. Non ha bisogno di super poteri, super fighe, un pene alla Rocco Siffredi, no. Lui ha solo bisogno di essere se stesso, senza l’ausilio di colpi di scena o improvvisi cambi di trama per poter fare il suo. Questo è il potere di Rat-Man.

    Nelle storie dei primi 4 volumi abbiamo visto Rat-Man in situazioni di pericolo, sentimentali, assurde, comiche da perderci un polmone per le risate. Tra questi direi che solo il terzo risulta un po’ sotto tono rispetto gli altri, ma del resto non è che ogni poesia scritta dal poeta possa venire perfetta.
    Rat-Man offre un modo di ridere semplice, con battute tipicamente Italiane e che definiremmo in certi casi “squallide”, ma che comunque fanno il loro: ridere. O magari schiaffarci una mano contro la fronte muovendola.
    Ortolani sfrutta molto i luoghi comuni, i giochi di parole misti ai malintesi per ricreare scene dagli effetti esilaranti. La chiave del successo è proprio Rat-Man, alle volte con la sua goffaggine, altre con la sua stupidità ed altre ancora accompagnato dai suoi pensieri contraddittori.
    Seguire Rat-Man non richiede alcuno sforzo, è un fumetto alla portata di chiunque, dal ragazzino di 11 anni, al ventitreenne che cerca di recensire fumetti, al quarantenne annoiato sul posto di lavoro.
    Rat-Man può essere tranquillamento preso, posato e ripreso senza che questo causi perdite o vuoti nelle storie visto che sono molto brevi e il loro plot è molto semplice.
    Storie che comunque vanno ricordate perché, come ci suggerisce una scena dell’ultimo numero in riferimento ad una storia del secondo, sono collegate.

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    Rat-Man, seppure in apparenza non suggerisce l’idea di un personaggio in grado di fare altro se non farci ridere di se, ci sorprende invece con la capacità di poter inviare messaggi anche più profondi con le sue disavventure. È quindi un personaggio dramma-comico, uno strumento per una critica (come ad esempio quella rivolta verso le Case Editoriali che speculano con le ristampe) che sfrutta la risata per essere trasmessa. Critica ovviamente lanciata dal pensiero di Ortolani che più di una volta si vede fondere con il suo stesso eroe... o apparire nel suo stesso fumetto… ehm…

    Poniamo ora però la domanda nemesi da rivolgersi quando si parla di un fumetto a stampo comico: Rat-Man può annoiare?
    La risposta è presto detta: si. È chiaro che Rat-Man, proprio perché è da considerare un concept molto buono, ha degli standard abbastanza alti da tenere a galla, standard che NON SEMPRE, come ben sappiamo, riescono a resistere a lungo. Già nel terzo numero, come detto prima, traballa un po’ per poi riprendersi nel quarto.
    Tuttavia c’è da dire che Rat-Man è sopravvissuto per oltre 100 numeri, e questo a qualcosa deve pur essere valutato, giusto?

    Cosa non piace di Rat-Man?
    Rat-Man è un personaggio difficile da odiare... o piace o non piace, tutto qua. Chi di noi sono alla ricerca di qualcosa di più sofisticato di certo non potranno mai apprezzarlo seriamente e coglierlo per la piccola perla che è. Rat-Man è la parodia di un Supereroe e di tutto cià che gira intorno a questo mondo, è uno strumento che ha lo scopo di ridicolizzare anche il più grande usccesso del momento (Prendere 299+1 o Avarat). In effetti, Rat-Man resiste perché oltre al suo stesso mondo ha la possibilità di appoggiarsene ad altri. Forse, se Rat-Man avesse cercato di sopravvivere in una sua unica sceneggiatura non avrebbe avuto tutto il successo che ha ora. Ma si sa: Leo è pigro. Figuratevelo al lavoro su interi mondi Rat-Maniani... avremo visto Rat-Man una volta ogni anno che manco Dogs: Bullets & Carnage.

    Tirando le somme?
    Per questi primi 4 numeri, che non mi soffermo ad analizzare singolarmente, mi limito a dare un 6/5 politico. Rat-Man è un buon fumetto, un BEL fumetto, divertente, completo a modo suo ed Ortolani è sicuramente geniale… ma a quanto pare l’idea di una ristampa in questo formato non è stata proprio così geniale! Speriamo che la comicità di Leo non tenda a scendersene con il tempo e prepariamoci: dal prossimo numero iniziano le storie più lunghe alle quali dedicherò una Bacca-Censione vera e proprio regolare.
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