Le Rovine di CentraLe Rovine di CentraLe Rovine di Centra


  1. Quanto è difficile essere "buoni" ai nostri tempi?
    La gentilezza, è davvero fuori moda?

    kirito


    Ci pensavo guardando Sword Art Online. In realtà la cosa è nata come pensiero cattivo, quasi uno sfottò nei riguardi del protagonista, Kirito, e la sua incredibile capacità di attrarre a se la componente femminile dell’Anime, per poi evolversi in una domanda verso me stesso e che ora rigiro anche a voi.

    Kirito è solo l’ennesimo protagonista maschile che ci viene presentato con quel modo di fare da bravo ragazzo, gentile, premuroso, ben disposto, sincero e sinceramente se stesso, di quella carineria che un po’ ti fa salire la voglia di prenderlo a schiaffi e un po’ ti fa sorridere.
    Si ok, magari c’ha qualche magagna mentale, ma andiamo... chi di noi non ne ha?
    Un altro esempio simile possiamo trovarlo nel personaggio di Ryujii di Toradora! o anche in quello di Kodaka di Haganai e via dicendo con la pala in molti altri Anime.

    Questi personaggi (che poi se ne possono trovare anche di femminili così, eh!) a me danno da pensare. Perché si, ok, negli Anime è tutto bello e coccoloso… ma nella realtà?
    Secondo voi, nella nostra realtà di oggi giorno, è possibile essere davvero così buoni? E quanto potrebbe essere difficile esserlo?

    Citando una frase che ho letto da qualche parte su FB di nonricordochi e in merito a nonricordocosa: “Oggi giorno essere gentili è fuori moda”. Non si può negare che sia vero, che questo è un po’ il tempo e l’era della negatività. Metteteci tutte le cause che volete, dalla crisi mondiale alla moda teenager di oggi giorno alla Tumblr tutto depression, Londra, Vans e amore andato a male accompagnato da fumo e alcool perchéfafAigo (Ehy! Passa un altro chilo o due di luoghi comuni qui per cortesia!), però anch’io quando mi guardo intorno non riesco a percepire l’idea di uno stato di “bontà” generale.

    Voi come percepite voi stessi e il vostro modo di essere e fare, a confronto con gli altri, quando si tratta di comportarsi bene?
    Last Post by BaccaTomba il 17 June 2014
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  2. Mettersi in mostra in quanto NERD & Otaku
    Quanto ci tenete a mostrare le vostre passioni?

    gadget

    Gadgettistica random in casa mia..


    Gadget.
    La faccia oscura del guadagno nel mondo videoludico e fumettistico. Chiunque sguazzi nel campo sa che con tutta la roba che circola ci si potrebbero riempire gli oceani e rimarrebbe pure il resto.
    Non solo fedeli riproduzioni degli originali, ma anche materiale assolutamente non inerente, dalle maglie, ai calzini, al set di mollette in Limited Edition, ai vibratori disponibili in 5 colori diversi …
    E comunque sia TUTTI abbiamo almeno uno di questi gadget in casa, che sia la fascia del nostro villaggi preferito di Naruto, ai poster WANTED di One Piece al pendaglio di Assassin’s Creed.

    Ditemi una cosa: quanto mettete in mostra le vostre passioni videoludiche e fumettistiche?

    Quanto siete soliti adoperare gadget, maglie o anche cose più spinte per mettere in mostra ciò che vi piace? Li usate quotidianamente? C’è qualcosa in particolare che vi piace di più mentre per altri tipo di gadget provate qualche repulsione? Sentite di farlo più per una questione di gusti o come mezzo per potervi identificare? Dove siete più soliti adoperarli? Quando uscite, a scuola, al posto di laoro...? E soprattutto, i Gdget devono essere originali?

    Io ho l’esempio di Lux, che a 25 anni suonati il Sabato sera in giro o anche alle feste si presenta tranquillamente con la maglia dei super eroi Marvel, di Hulk o Capitan America. O anche della mia amica Tina che come dilatatore usa il bottone rotto del pad della PS1.

    Per quanto riguarda me non posso dire di esserne mai stato particolarmente appassionato, ma di certo se avessi una T-Shirt di Evangelion non ci penserei 2 volte ad indossarla praticamente SEMPRE.
    Last Post by BaccaTomba il 14 June 2014
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  3. Recensione Manga: Black Rock Shooter - Innocent Soul Vol.2
    Il continuo della recensione di Black Rock Shooter!

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    La copertina del 2° numero di Rock!



    Continua la mia personalissima Recensione (oh per tutti i Pokémon, fa ancora ridere ogni volta che uso questa parola ahahah) di Black Rock Shooter: Innocent Soul. Si lo so, un poco in ritardo, ma purtroppo ho avuto problemi a recuperare il volume da subito questa settimana (troppe spese…). Siamo al secondo di tre numeri, il che significa che già dal prossimo mese (sempre permettendo i tempi grazie alla cara Planet Manga) avremo la fine di questa prima storia… si, avete letto bene. PRIMA, perché già ad Aprile è in arrivo una seconda serie di Black Rock Shooter che dovrebbe essere, se ben ricordo, di soli 2 numeri e la trama… tratterebbe di Rock che deve fermare un’invasione aliena.

    … da fuq?

    Vabbhè, meglio iniziare con la... cosa qui... via. Leggete.

    - L'occhio che pretende il suo

    Le mie preghiere non sono state ascoltate (e perché mai avrebbero dovuto poi?), anche il secondo numero di Rock si presenta nelle stesse condizioni del primo: copertina sottile e carta grezza e spessa, seppure non mi è parso di riscontrare il problema della colla sull’attaccatura stavolta. Chiaro, se la tiratura è stata scelta così perché mai dovrebbe cambiare di punto in bianco? Ovvio. In realtà ho deciso di inserire questo piccolo paragrafo di specifica nella Recensione (no davvero, devo trovare un altro termine più adatto…) per sottolineare una cosa e magari, anche tramite i vostri commenti, trovare un riscontro: nella mia fumetteria alcuni numeri di Black Rock Shooter (primo volume) sono arrivati con errori di stampa, cosa che ovviamente ha rallentato le vendite (in particolare di una certa tappa rossa che ha dovuto aspettare 2 settimane per avere il suo volume… ah ogni riferimento è assolutamente voluto <3). Mi rivolgo quindi in particolare a chi acquista i Manga trattandoli con quell’attenzione para-chirurgica, addirittura arrivando a non sfogliare in modo “totale” il volume prima di comprarlo. State attenti! Potrebbero ancora circolare alcuni volumi fallati, quindi occhio. Si lo so, una cosa del genere è normale per tutti i Manga, ma ehy, devo trovare il modo di riempire almeno un paio di pagine di Recensione, no? Capitemi.

    - Aspetta, ma è il secondo volume...!

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    Già dall'inizio del ...

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    Last Post by BaccaTomba il 8 Mar. 2014
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  4. Recensione Manga: Black Rock Shooter - Innocent Soul
    E via con la prima Recensione Manga del 2014!

    80sz

    Ovviamente la foto è del mio...



    Anno nuovo! Nuovo STAFF con l'entrata di Lonewolf e Luxthewolf (cazzo che originalità nei Nick, eh?)! Tanti nuovi Videogames, Manga ed Anime da recensire e condividere! In lavoro non mi mancherà per fortuna (oh bene, altre notti insonni a scrivere... fantastico...), e per iniziare bene l'anno nuovo (si si, ormai siam già a Febbraio... lo so) ho deciso di proporvi una novità, novità nel senso di uscita visto che il primo numero di Black Rock Shooter - Innocent Soul è uscito Giovedì scorsi 23 Gennaio, ed io, che già lo conoscevo per via dell'Anime, non potevi di certo farmelo sfuggire. Ecco a voi la mia personale Recensione di questo primo volume.



    - Chi o cosa cazzo è Black Rock Shooter?!

    Perché se volessi parlare di Manga conosciuti come Naruto o One Piece sarebbe troppo facile, troppo mainstream... ma no, io preferisco consigliarvi qualcosa che magari non è alla portata di tutti e Black Rock Shooter è perfetto in questo caso. Black Rock Shooter non è un'Anime né un Manga come tutti gli altri, nel senso che persino la sua nascita è avvenuta in modo molto particolare...

    Huke, che è il creatore della storia di BRS, anni fa creò la prima immagine relativa a Black Rock Shooter che finì sulla rete. Questa immagine venne vista da Ryo, il Vocalist del celebre gruppo Supercell, una Band Rock Giapponese che ha creato diversi pezzi adoperati come Sigle di Anime. Ispirato dalla visione della ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi blu come gemme preziose, Ryo e i Supercell composero la canzone "Black Rock Shooter".

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    Venne creato un video con la canzone e l'utilizzo del vocaloid Hatsune Miku. Il video era formato da una serie di illustrazioni create da Huke stesso. Il brano divenne un successo mediatico e fu creato un OAV, l'OAV di Black Rock Shooter appunto ed in seguito nacque anche un Anime di 8 Episodi.

    Ci fu un periodo nel quale BRS era particolarmente famoso ed anche chi non lo conosceva era solito vede...

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    Last Post by BaccaTomba il 29 Jan. 2014
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  5. Recensione Golden Boy (Anime)
    Erotismo e Comicità si fanno maestre di vita... o forse no?

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    Avete presente quelle decisioni riguardo voi stessi e la vostra vita che vorreste prendere, che sentite mescolarvi le viscere, ma che sapete benissimo non prenderete mai?

    Parlo di quel tipo di scelte che spesso ci risultano assurde o che in un certo senso seguono quella logica tipo: vorrei ma non posso, e non posso perché sentiamo che nella realtà le cose non andrebbero di certo come nei nostri pensieri o sogni.
    Questo tipo di peso psicologico è comune in ogni essere umano civilizzato ed accumuna, chi più e chi meno, tutti i popoli. La realtà è un muro invalicabile per noi, una spessa barriera che ci imprigiona nella routine quotidiana.

    Alle volte però, dei singoli individui coraggiosi, magari un poco folli (del resto “Tutti i migliori erano un po’ pazzi!”, no?), menti in grado di andare oltre gli schemi comuni, ci provano per davvero a superare quella barriera proprio prendendo queste scelte, sfidando ogni logica e rischiando il tutto per tutto solo per sentire anche solo per un momento una sorte di… libertà.

    Golden Boy è la storia di uno di questi individui che attraverso le sue scelte e le sue vicende ci mostra cosa significhi sfidare la realtà.

    In soldoni quel che serve saper…
    Tatsuya Eigawa è il nome del cristo che ha ideato questo Manga/Anime di genere Commedia/Ecchi. Tuttavia in questa “recensione” (fa ancora strano usare sta parola per me) noi tratteremo solo l’Anime distaccandolo completamente dal suo compagno di carta ed inchiostro, per cui se volete info al riguardo andate a cercarle da voi.

    La storia narra le vicende di un giovane dal nome di Kintaro Oe dell’età di 25 anni. Costui studiava nell’Università di Legge, ma giunto ad un certo punto della sua vita si rende conto che l’Università non ha più nulla da insegnargli. Kintaro che è bramoso di sapere ed imparare il più possibile decide di abbandonare l’Università. Diventa un libero professionista e inizia a girare per il Giappone provando ogni genere di lavoro casuale gli capiti a tiro, dalle semplici pulizie fino ai lavori di ufficio o quel che sia sia. L’idea di Kintaro è semplice: da quel giorno in poi sarà la vita ad essere la sua insegnante. Partendo con la sua Mountain Bike, zaino in spalla con il minimo indispensabile, si mette in viaggio. Con se ha sempre una piccola agenda nella quale segna ogni cosa impara ogni giorno seguita dai suoi motti principali: “Anche oggi ho imparato qualcosa!” e “Imparo, imparo, imparo!”.

    Golden Boy più che incuriosire all’inizio può dare un vago senso di “strano” a causa della forte componente Ecchi. Quando ho iniziato a vederlo ho provato le stesse sensazioni che anche Haganai mi aveva scatenato, un po’ di machecazzostoaguardare?!. Per riusci...

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    Last Post by BaccaTomba il 19 Dec. 2013
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  6. Koe No Katachi (The Shame of Voice)
    Vi consiglio un Manga =)

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    Non smetterò mai di ripetere quanto sia sbagliata l’idea delle persone che vedono i Manga come qualcosa di puerile. Un intrattenimento alla pari del Topolino o del fumetto scemo di Prezzemolo che ti regalano al Bar quando ci compri il gelato.

    Il problema è sempre quello: la chiusura mentale, l’incapacità di concepire qualcosa di diverso dagli schemi prestabiliti che si hanno inculcati nel cranio unita all’assoluto disinteresse nel tentare, nel provare qualcosa di diverso, anche solo per il gusto di confermare una propria idea. Si certo, poi ci sta il fattore gusti, ma li è un’altra cosa proprio…
    Io spesso non posso fare a meno di immaginarmi se mai un giorno si decidesse di proporre, magari nelle scuole superiori, la lettura di un Manga come progetto alternativo al solito libro delle vacanze Natalizie. Cosa ne uscirebbe fuori? Chi lo sa… ma è un’idea che mi infilo nel taschino (dico sul serio).

    Da questa mia riflessione iniziale avrete capito che oggi sono qui per proporvi nuovamente qualcosa di diverso dal solito e che è riuscito a colpirmi. Sappiate, in effetti, che molto spesso finisco per proporre più le cose che hanno un’influenza su di me, che svegliano un interesse, piuttosto che quelle che si limitano semplicemente a piacermi per una questione di gusti.

    Oggi vi parlo di Koe No Katachi (The Shame of Voice).

    Un One-Shot …
    Koe no Katachi è un Manga One-Shot di genere Drama Novel ambientato in un contesto scolastico e riportabile a quella categoria dal nome Slice of Life. Creato e disegnato dalla Mangaka Yoshitoki Ooima viene pubblicato settimanalmente su Shounen Magazine. È stato anche vincitore dell’80° Premio per il Miglior Manga Dilettantesco pubblicato sul settimanale Shounen Magazine.
    Per chi non lo sapesse i Manga One-Shot sono brevi racconti, di solito autoconclusivi, che vengono ideati e pubblicati dai Mangaka alle prime esperienze che cercano di farsi conoscere. Diciamo dei banchi di prova.

    Koe no Katachi è la storia di un ragazzino delle elementari di nome Shouya Ishida. Di natura immatura e iper attiva, Shouya non è spinto nel suo comportamento da una sorta di stupidità ma da una vera e propria idea che porta avanti ogni giorno dandosi un gran da fare. Per lui ”la vita è una guerra contro la noia”, frase adoperata da sua sorella e che lui prende alla lettera. L’unico interesse di Ishida è riuscire ad arrivare alla fine della giornata senza essere schiacciato dalla noia che è la cosa che più al mondo detesta. Per questo motivo finisce per fare molte stupidaggini come ad esempio i Contest del Coraggio, sfide che propone ai suoi migliori amici alla fine della scuola e che, in caso di perdita o rifiuto, comportano una pena come comprare snack per tutti. In questo...

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    Last Post by BaccaTomba il 7 Dec. 2013
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  7. Le cose belle del Sabato sera...
    The Killing Joke

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    La cosa bella delle serate tra Nerdoni è, per l'appunto, il nerdare. Poter parlare di tutto quello che ci passa per la testa, in libertà, saltare da un argomento all'altro, poter fare paragoni assurdi, sparare delle battute che solo CHI SA può capire. Magari accompagnati dalla birra e trangugiando cibo Giapponese o Kebab.

    Vi dirò, son contento di appartenere alla generazione degli anni novanta. Ne troppo giovane da non conoscere le glorie del passato, ne troppo anziana da non essere in grado al 100% di accettare quelle nuove. Ancora più contento sono per via del fatto che tra le mie conoscenze ho molte persone che appartengono alla mia stessa data, quindi con le quali mi ci ritrovo bene.

    Come ad esempio Lux, il mio compare di fiducia.

    Bon. Ieri sera stavo a tavola con Lux e tra un pezzo di Kebab e l'altro parliamo del più e del meno. Ad un certo punto ci spostiamo sull'angolo fumetti e mentre io gli parlo di Black Rock Shooter, un'Anime che ho visto da poco, lui invece mi mette in mezzo le glorie della DC e della Marvel. Siamo forti io e Lux, restando in tema delle cose che si capiscono solo per chi le sa, siamo un po' come i Lutece di Bioshock Infinite. Mentre parla mi ricordo di una scan che vidi su FB prima di levarmici, di Batman e Joker che ridevano assieme. Lui mi fa di si, che appartiene al The Killing Joke, una storia di cui mi aveva già accennato. Un racconto nel quale spiega come sarebbe nato il Joker in Batman che ha per l'appunto un finale assurdo nel quale il Joker, messo alle corde da Batman, alla fine si arrende e gli racconta una barzelletta per cui entrambi si mettono a ridere mentre arriva la polizia. La cosa forte però, è stato che Lux la battuta di Joker se la ricordava, e così me l'ha raccontata facendomi restare di sasso.

    Quando torniamo in camera mia mi fa vedere le scan su Google che vi ripropongo in ordine qui:

    SPOILER (click to view)
    cj0f

    irch

    y96m


    Non so voi, ma io sono rimasto immensamente colpito da queste immagini in modo bestiale. Pensate che questo è un fumetto degli anni 90... eppure l'epsressioni dei personaggi, la scelta delle battute, dei chiari scuro, dei colori. Ogni dettaglio riesce a rendere in modo a diro poco perfetto l'intensità della scena e sembra quasi riuscire a sentir parlare i due personaggi davvero, si possono udire le loro voci nella testa e il tono che adoperano. Il finale smorza benissimo...

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    Last Post by BaccaTomba il 20 Oct. 2013
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  8. Kingdom Cosplay II
    Gli eventi bidone offerti da Casoria...

    lijy




    Domenica scorsa, insieme ad un gruppo di baldi, tardi, alti (tranne la nanetta rossa) compari, mi son diretto alla seconda edizione del “Kingdom Cosplay”. Per la grandissima parte di voi che a dovute ragioni non ha idea di cosa cazzo sia, sappiate che il Kingdom Cosplay (come intellettualmente suggerisce il nome) è un evento legato al mondo del Cosplay, la nobile arte di travestirsi alla bell’e meglio o con effetti dar far invidia al cinema Hollywoodiano, in personaggi provenienti da Film, Videogames, Anime, Manga e chi più ne ha più ne metta. Per l’esattezza il Kingdom Cosplay (che da ora in poi abbrevierò in KC perché mi rompo le balle) è una gara di Cosplay con tanto di premi e titoli e come dicevo è arrivata alla sua seconda edizione, che è un record per gli eventi in generis in una città dimenticata da Dio come la nostra Casoria.
    Notare bene: specifico che il Kingdom Cosplay è una GARA DI COSPLAY e non una FIERA DEL FUMETTO, differenza che ha segnato per molte persone il passare una buona giornata con il beccarsi un bel bidone!

    Specifico anche che l’anno scorso io e Lux abbiamo già partecipato all’evento, che ci entusiasmò quanto una partita del Napoli in un Sabato sera, quando noi non seguiamo il calcio, detestiamo il tifo locale verso la suddetta squadra e il Sabato sera piuttosto che vedere una partita di calcio ci strapperemmo i coglioni a morsi. Meh.

    Quest’anno, devo dire, le aspettative per l’evento erano più alte. Alcuni segnali presagivano un evento più grande e dove sarebbe arrivata più gente rispetto l’anno precedente come il tam-tam sulla rete e sull’evento creato appositamente su FB. Più di 700 persone hanno cliccato il famoso tasto “MI PIACE!” sull’evento e sulla pagina dedita alle spiegazioni di come raggiungere il Palacasoria da Napoli più di 160 erano i partecipanti proveniente un po’ da tutte le parti di Napoli, mentre l’anno scorso la pubblicità si era limitata a del volantinaggio per Casoria che quest’anno, onestamente, io non ho visto da nessuna parte.

    Ma ora basta con le presentazioni e raccontiamo un po’ di cose…

    Si insomma, lo sapete ormai… ne parliamo…
    Alle 10 e qualcosa di Domenica io, Lux, Pux (che sarebbe il cugino di Lux, quindi lo chiamiamo Pux per ora), Tina (la nanetta rossa) e Lanthis ci incontriamo fuori al Centro Commerciale e ci dirigiamo spavaldi e gioiosi verso il Palcasoria. Per strada incrociamo anche alcuni residui della popolazione Kryptoniana e dopo saluti e bacetti vari continuiamo l’andazzo. Mentre ci muoviamo, parlando del più e del meno, ci soffermiamo a discutere sul prezzo di entrata dell’evento. Io dico che l’anno scorso il costo era di 3,50€ ma quest’anno prevedevo un costo maggiore visto che l’evento si pr...

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    Last Post by BaccaTomba il 20 Sep. 2013
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  9. Recensione di Boku Wa Tomodachi Ga Sukunai (Anime)
    Torniamo dalle vacanze e vi propongo la Recensione di un simpatico Anime dalle mille sfaccettature e pornog... cioè... e dalle belle ragazze!

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    I personaggi principali di Haganai. Sembran quasi normali...




    Dicono: ”Il mondo è bello perché vario”.
    Io aggiungerei un solenne: ”Purtroppo”.

    Ma tralasciando le mie massime di vita che onorevolmente condivido con voi plebaglia, la verità al riguardo di questo semplice e comune detto è una e una soltanto: per quanto sia vero che per noi sarà spesso impossibile comprendere del PERCHE’ dell’esistenza di molto di quel VARIO (Belibers…? The fuck?!), esso da qualche parte avrà sempre qualcuno che lo sosterrà (aggiungerei nuovamente un solenne “Purtroppo”).

    Poi niente, di vario ci sono anche le pagine su Facebook che trattano Anime e Manga, e sapete qual è l’hobby di ogni Admin di queste pagine? Condividere immagini. Naturale. E poi capita che magari un povero cristo come me, mentre naviga per i cazzi suoi su FB, si imbatte in una di queste immagini, ne rimane incuriosito, si informa, si scarica l’Anime in questione da cui è tratta e inizia a vederlo.

    Poi dopo i primi dieci minuti si chiede “Ma che cazzo è sta roba…?”
    Dopo i primi due episodi “Ma che cazzo sto guardando?!”
    Dopo il terzo “Ma perché cristo sto continuando a guardarlo?!?”

    E così facendo si vede tutta la prima serie. E siccome si trova si scarica anche la seconda e si vede pure quella. Sempre domandandosi “Ma perché sto continuando a guardarlo!?!?”

    A voi è mai capitato? No? A me si… con Haganai … toh, ciapatevi la recensione.


    La cosa è tipo…
    Boku Wa Tomodachi Ga Sukunai(abbreviato Haganai) è un’Anime di genere Harem(tanta fighe e un solo cristo, solitamente un povero pirla), Ecchi(mutandine, sbirciate di tette, culi, loli), Novel Commedy ambientato su uno sfondo del tipo School. Per chi quindi cerca un misto di comicità gratuita di ogni tipo, una mezza trama romantica, tette, culi, loli, erotismo da Danni Hyperion e mutandine a volontà, questo è l’Anime che fa per voi. La storia parla di un giovane di nome Kodaka Hasegawa, da poco trasferito in un istituto Cattolico per svolgere le superiori. Essendo la madre di origini Europee egli ha ereditato da lei i capelli di un biondo naturale, cosa che fa pensare a chi lo circonda di esserseli tinti e che in realtà sia quindi un teppista. Per questo motivo, Kodaka, non riesce a fare amicizia con nessuno e i primi mesi di scuola passano in uno stato di isolamento mentre la gente è terrorizzata anche solo dalla sua presenza. Per puro caso Koadaka fa la conoscenza di una giovane ragazza solitaria quanto lui e che a quanto pare ha come unico amico un “amico d’aria...

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    Last Post by BaccaTomba il 27 Aug. 2013
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  10. "Voglio studiare in Giappone!" Ah, ne sei proprio sicuro...?
    Un breve articolo sopra il sistema scolastico Giapponese e il confronto con quello presentato in molti Anime/Manga

    jmzm

    Giovani Giappolandesi in classe




    Andare in Giappone, studiare in Giappone, vivere in Giappone ( riprodursi in Giappone…), sono solo alcuni dei sogni che nascono nella mente di molti appassionati lettori di Manga e cultori dell’animazione Giapponese. I classici scenari degli atri delle Scuole Medie/Superiori del Giappone, cosparsi di ciliegi, i pranzi consumati sopra gli ampi tetti e le furiose lotte con le proprie A.T per il dominio di un’area i pomeriggi passati tra le varie attività extra scolastiche e i Club. Chi non vorrebbe vivere una vita scolastica così? Soprattutto se dall’altra parte vi è il decadente scenario dell’istruzione del nostro paese, pare chiaro come certe immagini penetrino con facilità e s’insidino nelle nostre menti.

    Ma ecco che qui, senza fare altri inutili giri sulla questione o epiche presentazioni, vi pongo la domanda che farà da pietra fondamentale per l’inizio di questo mio nuovo articolo: è davvero così la vita scolastica Giapponese? Rosa e delicata come i petali dei fiori di ciliegio?

    Siete davvero convinti che tutto ciò che venga mostrato in molti Manga o Anime riguardo la vita scolastica in Giappone sia vero? Beh, la risposta ve la do io: semplicemente no. In verità, se si volesse avere una più o meno chiara visione di quello che è davvero il sistema d’istruzione Giapponese, bisognerebbe prendere in considerazione solo quei Manga/Anime che hanno nello sfondo una critica a livello sociale. Per fare un esempio (seppure ancora “soft” per la realtà vera e propria) G.T.O (Great Teacher Onizuka) è uno di questi (al solito cito lui perché è uno dei casi lampanti e più conosciuti…).

    In questo articolo affronteremo proprio la questione riguardo la vita scolastica in Giappone e come il sistema d’istruzione Giapponese si imponga, letteralmente, nella vita dei ragazzi e delle ragazze della terra del sol levante.


    ”L’Inferno degli Esami”
    Shiken Jigoku , letteralmente sta proprio per inferno degli esami. Questo è il soprannome che viene dato dai giovani Giappolandesi al loro sistema scolastico. Cosa c’è? Pensavate ad un nome come “il puffoloso mondo dei bento consumati in compagnia e le allegre avventure scolastiche”? Come vi ho già scritto prima la visione del mondo scolastico in molti Manga e Anime è decisamente romanzata e distorta rispetto alla realtà. Posso garantirvi che quando mi sono informato al riguardo ho ringraziato Buddha, Allah, Thor, Odino, Visnù, Shiva o chiunque ci sia li in cielo per non avermi fatto nascere o studiare in Giappolandia…
    Ma diamo qualche dato giusto per iniziare a smezzarci…...

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    Last Post by BaccaTomba il 8 Aug. 2013
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Skin by -spiker, disponibile su FP e EVSportfolio . Thank's ICONZA.