Le Rovine di CentraLe Rovine di CentraLe Rovine di Centra


  1. Le dimensioni contano?
    Un gioco GRANDE è sempre meglio di uno PICCOLO?

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    Premessa: probabilmente quello che scriverò in questo articolo risulterà per molti di voi qualcosa di scontato. Per molti altri invece no.

    Ma andiamo con ordine…

    11 Maggio: superando gli ostacoli causati dalla stupidità dei commessi GameStop della mia città (questa ve la spiego alla fine…), riesco a recuperare la mia copia in Deluxe Edition di Child of Light. Inutile dire che ha fatto la polvere per 2 settimane buone prima che avessi tempo per giocarci.

    27 Maggio: apparentemente un giorno come gli altri. In realtà no: è il DayOne di Watch Dogs. Prima di scendere per andare a lavoro mi affaccio alla finestra, ma per fortuna non vedo giubilei per strada. Meglio…
    Chi ci segue sulla nostra pagina di Facebook sa che nessuno di noi 3 Admin ha comprato questo titolo. Alla scontata domanda “E PERCHÉ?!” urlato a mo’ di zio Vernon in bestia, rispondiamo con un discreto: ci passa per il culo.
    Tempo 3 giorni e possiamo recuperare dalla rete, da parte di recensori e utenti, un parere più meno univoco: un gioco sicuramente ben costruito (del resto dietro c’è mamma Ubisoft), ma non il grande titolo da tutti troppo atteso, con la presenza di errori e una qualità tecnica che smorzano l’originalità del concept.

    Poco dopo il lancio si può infatti leggere dei vari problemi riscontrati da molti nel gioco: bug con la pala, problemi con il motore fisico, un sistema di guida di merda ecc ecc.
    Nulla di nuovo. Un classico. E comunque tutto questo non ferma Watch Dogs da divenire il gioco più venduto in tutta la storia Ubisoft al DayOne con ben 4 milioni di copie vendute in solo 7 giorni.

    Ubisoft ringrazia voi tutti per i nuovi milioni di miliardi in tasca.

    Ora, non starò di certo qui a parlare di Watch Dogs, piuttosto, dopo questa interessante promessa , vi pongo la domanda che ha dato origine a questo articolo: secondo voi è meglio UN GIOCO GRANDE ma con qualche errore, o un gioco PIU’ PICCOLO ma senza?

    Watch Dogs è solo l’ultimo dei videogames che arriva da noi praticamente fallato o, in altri casi, parlando di altri giochi, addirittura incompleto. È una storia ormai divenuta comune quella di comprare un titolo al lancio e ritrovarsi con un videogioco ricco di diversi problemi che vengono poi, si spera, risolti con patch o fix o quel che sia.
    ”Beh” direte voi ”Ma è normale! E poi, appunto, tanto risolvono tutti con qualche patch!”.
    Ed il problema è propri questo: il fatto che ormai noi reputiamo NORMALE comprare qualcosa che sappiamo fin dall’inizio ci darà quasi sicuramente dei problemi, risulterà mal funzionante o comunque con degli errori, e poi dover aspettare che vengano sistemati. Risulta NORMALE spendere 70 euro al lancio di un gioco e poi ritrovarsi come con Watch Dogs, un po’ delusi per...

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    Last Post by BaccaTomba il 4 June 2014
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  2. Questione di spazio
    Voi cosa ne pensate del videiogoco in versione digitale?

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    C’è mancato poco… molto poco.
    Se non avessi preso provvedimenti sarei stato nella merda.
    Di cosa parlo? Chi ci segue sulla pagina di fEisbUk si ricorderà del problema di spazio che ho avuto in camera mia, cioè il fatto che la superficie occupabile delle mie mensole per i Manga e Games stava per finire…

    Cosa che alla fine mi ha costretto a dover comprare ben altre 3 mensole (con la santa spesa di circa 50 e passa euro) da montare in camera, cosa che poi mi porterà anche a cambiare la disposizione di alcuni mobili. Ma vabbhè, tralasciamo.

    Da quando ho messo le altre 3 mensole ho già iniziato ad occuparle… solo che, proprio mentre le guardo, mi rendo conto che in effetti si stanno riempendo solo di carta. Manga e Fumetti, per esser preciso…
    E i Games? Che fine hanno fatto i Games?
    Sono rimasti gli stessi, a parte per l’entrata in casa della Deluxe Edition di Child of Light.

    Eppure io di videogames in questi giorni ne ho comprati! E allora dove sono…? Ma ovvio, no? Direttamente nella PS3.

    Eh si, perché mi son reso conto di come ormai io stia diventando sempre più abitudinario a comprare i games direttamente sullo Store della Play e tralasciare da parte le versioni fisiche. Come mai questa cosa? Beh, mi pare ovvio…
    È conveniente sotto molti punti di vista, prima di tutto per i costi. Già di norma la versione digitale costa meno di quella fisica senza contare le tante e spesso ottime offerte presenti sullo Store che inoltre vanno ad abbracciare non solo i titoli novità, ma anche quelli meno recenti e quelli vecchi, giochi PSX e PSN, singoli e collection. Non devo ogni volta sbattermi per andare fino al GS o Media World di turno, mi basta andare dietro casa a fare una ricarica PostePay e poi tramite PC ricaricare il Portafogli PSN. Un paio di click e via, semplice ed economico.

    È chiaro che questo discorso NON VALE per tutti i giochi. Se un titolo lo voglio al lancio, al DayOne, ad esempio, è perché è un titolo che mi attira un casino e quindi lo voglio scatolato per potermelo tenere in mostra, ma per altri titoli, ad esempio quelli che già di norma comprerei a prezzi molto ridotti, per me ne vale la pena.

    Secondo voi, col tempo, tenderemo anche noi a diventare sempre più digitalizzati? Ad abbandonare il prodotto fisico per uno più conveniente e pratico? A parte quei pochissimi titoli dai quali ci sentiamo attratti, finiremo solo per comperare prodotti digitali?

    La domanda ormai mi sembra lecita da porre, in un mondo sempre più data-izzato come il nostro.
    Last Post by BaccaTomba il 21 May 2014
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  3. Stronzo se lo compri, insomma
    Ubisoft e la sua politica da molti criticata... ma a qual pro?

    curnuto

    CURNUTO! Che non usi la testa!



    A chi non è mai capitato di comprare un videogioco, magari spendendo pure un 70 e passa euro, per poi scoprirsene delusi? A me di certo si. Magari sarà capitato anche a qualcuno di voi di comprare un gioco alla cieca, così, senza sapere un cazzo di quel titolo, basandosi solo su un trailer visto per caso o sulla copertina. A me è capitato anche questo con immenso WTF?! da parte di Lone.

    Fin qui tutto normale.

    Ma chi mai andrebbe a comprare un gioco, pure al lancio, sapendo che il titolo in questione sia qualcosa di deludente, magari contenga qualcosa che non ci piace o che non ci convince per niente? Ebbene sappiate che se nel leggere queste ultime righe avete provato un certo disagio sarebbe meglio per voi chiudere e tornare ai vostri video di YouPorn.

    Oggi si parla di zia Ubisoft. È sempre problematico per chi tratta di videogames parlare di Ubisoft… è un po’ come parlare della Juventus quando si tratta di calcio. Grande squadra di campioni o grande ladrona? Magari entrambe...
    Comunque sia oggi spezzerò una lancia in favore a mamma Ubisoft e per la precisione la spezzerò in testa a voi. Si, voi...voi che ogni anno rompete il cazzo con ”Ma come? Un altro capitolo di Assassin’s Creed? Pure questo anno? Sarà di sicuro una merda!!” e poi puntualmente al lancio spendere 70-100 euro per la vostra fucking Limited Edition.

    L’altro giorno in un’intervista rilasciata al magazine Edge, Lionel Raynaud, Vice Presidente della Ubisoft, ha dichiarato parlando della periodicità di Assassin’s Creed: "Siamo in grado di offrire alla gente un nuovo Assassin's Creedogni anno perché loro vogliono un nuovo Assassin's Creed ogni anno. Fino a quando questa cosa rimane vera, sarebbe davvero da stupidi da parte nostra non soddisfare questa richiesta, anche se ci mette addosso la grande pressione di creare sempre qualcosa che non deluda il pubblico"

    In soldoni: se voi ogni anno lo comprate è chiaro che noi ogni anno ne famo uno.

    Ecco, già posso udire le critiche di molti di voi e i vostri commenti su come il mercato faccia schifo, le aziende pensino solo ai soldi e a spremervi fino all’ultimo sfruttando qualcosa a cui siete affezionati e vi piace. Sinceramente? Andate affanculo tutti.

    Questo tipo di pensiero io non riesco a sopportarlo e lo reputo molto immaturo. Anch’io tendo a lamentarmi di molte scelte fatte dalle software le quali è evidente che vengano fatte per far soldi, ma il punto è che questo è il mercato. Fatto di soldi e numeri e ci sta poco da fare. Le software house esistono per guadagnare non per star li a far i piaceri a noi videogiocat...

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    Last Post by BaccaTomba il 3 April 2014
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  4. E Sony si tinse di blu
    Per la gioia di tutti tranne la mia

    redhead

    Wolverine Life Coach.



    Il mio colore preferito è il rosso-arancio. Quel rossiccio cremisi che in testa ad una qualsiasi ragazza le fa guadagnare automaticamente +2 punti su una scala di 10 in quanto sensualità. Quel rosso arancio che riporta in me i ricordo delle Armi Mietidraghi fatte con Materiali di Lao-Shan Lung su Monster Hunter. Quel rosso che… basta. Avete capito (ed io ho finito gli esempi…).

    Quando ho aperto questo Blog sapevo che avrei finito per scrivere su ogni genere di porcata, e oggi è toccata ai colori. Ma la colpa non è mia, ma di Sony. Cosa ha fatto Sony? Semplice. È stato deciso che per unificare il colore di rappresentanza dei videogiochi Sony non si userà più il nero ma il blu. Scelta che bene o male avevamo già intuito con i titoli PS Vita e PS4, e fino a che toccava a loro andava anche bene… il punto è che da oggi in poi anche i giochi PS3 cambieranno la striscia Nera del logo PS3 a Blu.. In pratica, tutte le prossime novità in arrivo le vedremo con la striscia blu.

    ”E beh” direte voi ”quale sarebbe il problema?”. Quale sarebbe il problema…? QUALE SAREBBE IL PROBLEMA?! In nome di Stan Lee!!! Ma come sarebbe a dire qual è il problema?!

    Io non so voi come cazzo li tenete i vostri videogame in camera, ma io sono uno che ci tiene ai dettagli, all’ordine, alla cura minuziosa. E di fatto tutti i miei titoli PS3 sono posizionati uno di fianco a fianco seguendo un dato ordine che non segue una logica temporale di uscita. Provate ad immaginare ora, con le prossime uscite, l’inserimento di un gioco con la fascetta Blu in mezzo a tanti altri con la fascetta Nera. Cristo, orribile, disgusto, osceno. Già per gli Essential per me è un pugno nell’occhio… ora con questo cambiamento cosa farò? La fascia videoludica dell’Inter? Qualsiasi giocatore che come me ama esporre la sua collezione videoludica sicuramente incontrerà questo problema…

    Sia chiaro, io non ho niente contro il blu. Per tutti i Tauros di Ash Ketchum , camera mia È blu, ma questa scelta di dover cambiare anche lo stile dei giochi PS3 mi sta profondamente in culo. Lasciate stare tutte le cose di mercato che ci stanno dietro, non me ne frega un cazzo. So che hanno ragione loro, ma proprio perché questa scelta mi sta in culo e non posso neanche dargli torto mi sta ancora più profondamente su per l’anassano.

    Guardiamo il lato positivo. Questa scelta porterà un po' di colore in più nella Console War.
    Last Post by BaccaTomba il 11 Mar. 2014
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  5. Un periodo nefasto...

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    Che la mia mente vaghi per strade spesso contorte e dissestate è una cosa che ormai ho capito e in parte ho accettato. Tipo in questi giorni in cui una serie di notizie abbastanza nefaste si sono presentate una dietro l’altra nei confronti di alcuni Titoli ai quali sono molto legati, e io ho finito per collegare vicino come un tessuto distorto e dai colori cupi degno delle scene di intermezzo di Alice Madness Returns.

    Iniziamo con quella relativa alla chiusura di Irrational Games, la casa dalla quale è stato partorito Bioshock che, come sapete bene ormai, è la saga videoludica che ho preferito su console Current Gen fino ad ora. I motivi della chiusura sono riportabili tutti al capoccia di turno, Ken Levine, che tra le sue megalomanie e i costi eccessivi per la produzione di Infinite si è ritrovato alla fine nei guai. Il gioco vende, vende bene, benissimo... ma non è abbastanza. Risultato: casa chiusa e lui a lavoro in un ufficio più piccolo con poche persone (e si sarebbe trovato anche fuori la porta se non fosse stato per una serie di cavilli legali). Ma cosa si può dire di fronte a una cosa del genere? Non so. Non so davvero, perché una cosa simile me la sarei aspettata da una RockStar e non di certo da Irrational Games. Ma forse sono io che ripongo troppa fiducia in indoli che neanche conosco bene. Del resto fino ad ora l’unica casa il cui nome è rimasto davvero incollato DA SEMPRE nella mia testa è stata Square Enix. Ed a proposito di Square…

    Thief. Le recensioni eterogenee, i dubbi amletici dei molti sul titolo (anche se spesso critiche forse un po’ a vuoto), i voti alti e bassi. E ancora, altri segnali… un DayOne rotto, poche prenotazioni, extra vicini non arrivati… i chiari segni di un flop. Di fatto pochi giorni dopo la notizia di 27 licenziamenti (forse anche di più) in casa Square a causa di un gioco dalle aspettative molto alte e i risultati pochi proficui. Del resto, cosa ci si aspettava? Davvero un gioco in grado di rivoluzione la scena dello Stealth contemporaneo? Forse si, forse qualcuno ci ha creduto. Io no. Io speravo (e spero, visto che devo ancora metterci su le mani) in un gioco che mi piacesse, che mi facesse vivere il brivido di una serie di location affascinanti con un personaggio che in qualche modo mi richiamasse.

    In questi giorni l’ultima di turno: Amy Hennig, la mamma di Uncharted, lascia Naughty Dog e non si capisce ancora per bene se mandata via, se andata di conto suo e perché. Si mormora per contrasti con i genitori di The Last of Us, o meglio Bruce Straley e Neil Druckmann. Proprio quando si è vicini all’arrivo di un quarto capitolo per Next Gen. Ma son voci… voci che per ora non hanno conferme vere e proprie o comunque credibilm...

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    Last Post by BaccaTomba il 7 Mar. 2014
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  6. Il bisogno di videogiocare
    Quando la console chiama nel profondo

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    Avete mai avuto DAVVERO voglia di videogiocare? Di quella voglia che durante la giornata vi fa pensare che l’unica cosa che vorresti fare in quel momento è stare in camera vostra davanti la tele, porta chiusa, cellulare spento, PAD alla mano e fanculo il mondo?
    Beh, a me sta capitando in questi giorni con Final Fantasy XIII. Alla faccia di chi dice che è un brutto gioco, un brutto Final Fantasy o anzi CHE NON È AFFATTO UN FINAL FANTASY. Ma sti gran cazzi suonati a mo di trombone… a me sta piacendo, e tanto. Talmente tanto che Domenica scora ho ottenuto questo risultato:

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    Quando la mattina ho dato il via alla prima delle 3 sessioni di gioco della giornata il Timer di gioco segnava 18 ore circa. In pratica in un solo giorno, da mattina a sera, ho giocato ben 9 ore con tanto che di mezzo ci fosse il pranzone di famiglia che mi ha tenuto attaccato buone 2 ore alla tavola. I Fall’Cie solo sanno quanto ne avessi bisogno… eppure son periodi, così come ora tocca a questo in altri casi invece non ho voglia di toccare il pad per giorni e giorni interi. Insomma… a come capita.

    A voi è mai capitato di giocare ad un titolo che vi abbia incuriosito così tanto da farvi nascere tale bisogno? Anche da rinunciare per uno o due giorni a vita sociale, fidanzata, studio o quel che fosse?
    Last Post by BaccaTomba il 4 Mar. 2014
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  7. Gamestop: The Master Thief!
    I veri ladri sono nei negozi...

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    Dopo tanta attesa... una grande inculata.



    I tempi sono cambiati, ma Garrett questo non lo sa... no. Lui gira ancora in cuoio nero, con grimaldelli e piede di porco, nell'ombra, passando per i tetti. Si intrufola nelle case per oggetti di pochi spiccioli rischiando l'osso del collo. No... i tempi son cambiati, l'ho scritto. Ora i Ladri non si vestono più in cuoio, ma indossano una divisa. Non entrano più nelle case... loro attendono, dietro un bancone. Sanno che prima o poi arriverete e quando meno ve lo aspetterete vi si inculeranno.

    Torno a parlare di Gamestop, torno a parlare MALE di Gamestop, anzi MALISSIMO. Si, perché stavolta mi girano davvero per colpa di 'sti stronzi. Avete già capito a cosa mi riferisco, in fondo vi sto abboffando le palle da settimane con sto titolo: THIEF.
    Ieri era il fatidico Day One e quindi mi son diretto allo store GS della mia città dove avevo prenotato il gioco. E qui iniziano i cazzi... ma andiamo con ordine...

    PREMESSA: Ho prenotato Thief verso fine Dicembre, quando ho acquistato Beyond: Two Souls. Proprio allora chiesi al commesso informazioni relative alla Steel Box del gioco ed ai Codici (della Missione Extra e del Soundtrack). Si, perché avendo prenotato il gioco da GS avevo DIRITTO a ricevere sia la latta del gioco che questi codici aggiuntivi. Il commesso già allora mi disse una cosa che mi lasciò alquanto perplesso, o meglio: si, io avevo diritto alla latta ed ai codici, ma mi raccomandò di venire il primo possibile il giorno del Day One onde evitare che le scorte potessero finire.
    Ora scusate, permettetemi una riflessione: io, negozio Gamestop, alias UNA DELLE PIU' GRANDI CATENE DI DISTRIBUZIONE VIDEOLUDICA SULLA FACCIA DI QUESTO INSIGNIFICANTE PIANETUCOLO, prometto... PROMETTO... a chi prenota un dato gioco da me degli Extra aggiuntivi. Se quindi io ho 10 prenotazioni devo fare si che mi arrivino 10 Extra, mi pare logico. Come sarebbe a dire che quel dato giorno io devo cercare di venire il prima possibile o rischio di non trovarle perché finisco? Cazzo, mica dovete darle a tutti, ma solo a noi che abbiam prenotato il gioco.
    Vabbhé... evito di esporre tali dubbi al povero commesso che magari non c'entra manco un cazzo in tutto questo e mi dico semplicemente che al Day One sarei venuto ad orario di apertura per prender tutto.

    IERI, DAY ONE DI THIEF: il GS della mia città dove ho prenotato Thief apre alle 4 del pomeriggio. Alle 5 e mezza mi dirigo in macchina con Lux e Lone. Già teso per via dell'ora e m...

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    Last Post by BaccaTomba il 1 Mar. 2014
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  8. Chi giocherà a Ground Zeroes avrà dei vantaggi in Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
    Le previsioni di BaccaTomba erano giuste...

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    Salve ragazzi sono Lonewolf! Come avrete letto torno a parlare di un gioco a me molto caro ovvero Metal Gear.
    Molti di voi staranno pensando ma Lone scrive sempre le stesse cose? Avreste ragione ma da quando ho scritto l'ultimo articolo (sulla durata di sole 2 ore) di notizie, sull'ultima fatica della Kojima Production, ne ho lette tante.

    Ma procediamo con ordine: in merito alla durata del gioco è vero che dura circa 2 ore ma secondo chi ha provato il gioco in anteprima finire la storia comporta solo il 9% di completamento del gioco... una notizia relativamente positiva in quanto chi vorrà completarlo al 100%,come il sottoscritto, potrà, grazie alle missioni secondarie, l'online e quant'altro, giocare qualche ora in più... ma sono dettagli che comunque non giustificano un prezzo cosi alto.
    L'ultima notizia (che da il nome all'articolo) ha dei risvolti inquietanti dei quali, nemmeno a dirlo, discutevo con il buon BaccaTomba
    il quale mi disse: "Immagini se facessero in modo che per platinare "Phantom Pain"(prossimo capitolo della saga) devi aver fatto prima Ground Zeroes..." Bene....
    In un’intervista a Game Informer, Kojima svela che chi giocherà a Metal Gear Solid 5: Ground Zeroes avrà dei vantaggi in The Phantom Pain. Vi riporto le sue dichiarazioni:

    KOJIMA: “Non posso entrare troppo nel dettaglio, ma vi posso assicurare che chi giocherà a Ground Zeroes avrà poi dei vantaggi e bonus all’interno di The Phantom Pain. Per esempio vi posso dire che i salvataggi e i punteggi ottenuti nelle missioni verranno trasferiti da un gioco all’altro.”

    Ora, è vero che con Bacca avevamo parlato solo in termini di Trofei ma conoscendo Kojima non mi stupirei che tra le tante "sorprese" anche questa supposizione potrebbe essere realtà.

    Dove voglio arrivare...?

    È presto detto: Il gioco dura poco, costa troppo e il seguito, Phantom Pain, uscirà non prima del 2016 anno in cui le attenzioni delle principali case videoludiche saranno concentrate sullo sviluppo di giochi su console Next Gen. E "MG" NON farà eccezione.
    La PlayStation 4, ATTUALMENTE, NON supporta i giochi della Play 3... la domanda è: chi compra il gioco per console Old Gen, magari lo completa al 100%, come fa ad usufruire dei vantaggi su Phantom Pain visto che quasi sicuramente, quest'ultimo, uscirà solo su Playstation 4??? Si compra di nuovo Ground Zeroes e magari lo completa di nuovo al 100%? A questo Punto non era meglio fare uscire questo gioco, con tanto di prologo, solo sulle console di nuova generazione? Non ho parole...
    Vi ricordo ...

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    Last Post by Lonewolfant_87 il 22 Feb. 2014
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  9. Un Thief menomato...?

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    Accusatemi di essere quello che scaglia la prima pietra pur essendo peccatore, a me sta bene, tuttavia io sento il bisogno, la necessità di vomitare quello che mi passa per la testa in particolar modo se prima di passare da li mi ha fatto prima girare lo stomaco e le palle.

    Giornata come le altre, sto sulla pagina di FB delle ROvine di Centra e intanto mi informo sul più e sul meno del mondo videoludico e proprio su IGN trovo la traduzione di un’intervista ai creatori di Garrett, o meglio Thief. Si lo so, non ce la fate più a subirmi con l’attesa di questo gioco, avete ragione… ma in questo caso Thief è solo un pretesto per parlare di altro. Nell’intervista prima di tutto è stato accennata alla pressa che i due hanno subito da parte della “vecchia guardia”, o meglio i vecchi giocatori amanti della serie che guardavano il remake con sospetto. La cosa mi sembrava giusta, del resto è così con qualsiasi titolo che ha un passato storico… eppure ecco che arriva un commento di Nicolas Cantin che mi lascia a dir poco di cacca:

    NICOLAS: “Spesso sbottano, urlando: “Non è necessario rimanere nell'ombra in questo remake!”. E io rimango sconcertato, spesso mi chiedo se stiamo osservando lo stesso titolo.”

    E no, non sei di certo il solo a restare sconcertato amico mio. Perché un messaggio del genere apre le porte ad una speculazione non indifferente sull’attuale generazione di videogiocatori…
    Thief è un titolo Stealth, si sa, un genere non molto gettonato ai nostri tempi, bombardati dagli Sparatutto in Prima Persona e gli Action esagerati… eppure arrivare al punto tale di voler portare un gioco del genere, caratterizzato proprio dal concept del “restare nell’ombra”, fare tutto senza farsi né sentire né vedere, riuscire a superare la Mappa senza aver bisogno di uccidere nessuno, ad invece essere paragonabile agli Action mandando il cardine principale stesso del gioco a puttane… è veramente segno di un degrado mentale e del quale non so se riusciremo mai a salvarci.

    Continuando l’intervista si legge:

    NICOLAS: ” È vero: con un dardo alla testa di una guardia, si guadagnano 25 punti esperienza. Con un furto, 200. Questo elemento è caduto in secondo piano, chissà perché poi.”

    Un elemento che potrebbe significare tutto e niente ma che già ci fa intendere come il gioco, per potersi adattare alla mentalità del pubblico, è dovuto cambiare in alcuni tratti radicali del suo stesso essere, cosa che io reputo tristissima… accettabile? Si, per il semplice motivo che entrambi i creatori hanno garantito (come già sapevamo) che il gioco lascerà libero il giocatore di scegliere con quale approccio dedicarsi al gioco, e se quindi muoversi nell’omb...

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    Last Post by BaccaTomba il 21 Feb. 2014
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  10. RECENSIONE ASURA’S WRATH
    Un gioco “ignorante”?

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    Salve ragazzi! No, non sono Baccatomba, ma Brighter (anche detto LuxtheWolf), e insieme al buon Bacca e Lonewolf scriverò su questo Blog. Spero di riuscire a trattare di argomenti che possano interessarvi almeno quanto interessano me! Questo è il primo articolo che scrivo, e riguarda un gioco che mi ha molto colpito ed appassionato negli ultimi tempi. Ma partiamo subito!

    Diciamoci la verità: ultimamente di giochi “INNIORANTI” ne stiamo vedendo un’infinità. Sto parlando di quei giochi pieni di cose assurde, esplosioni megagalattiche, personaggi (nel 95% dei casi grandi spacconi) dotati di forza a profusione stellare che fanno cose sensazionali ed esagerate da far sgranare gli occhi quando le si vedono, trame epiche in cui il protagonista riesce a vendicarsi di tutto e tutti quelli che gli avevano fatto un torto in un qualche modo, attraverso sistemi variegati e variopinti.
    Questi personaggi sono, in un modo o nell’altro, entrati nel nostro cuore, a partire da Dante di Devil May Cry (e mi riferisco a Dante del primo e terzo capitolo, chi ha giocato tutti i titoli mi capirà), passando per Kratos di God of War (ricordando i suoi inventivi modi di trucidare gli esponenti dell’Olimpo). Il protagonista del gioco di cui andremo a parlare questa volta è Asura, di “Asura’s Wrath” (scusate la cacofonia), gioco che mi è stato regalato per Natale dal buon Baccatomba. Andiamo un po’ ad analizzare il gioco, che poi torneremo sul concetto di “Innioranza” cercando di ampliarlo.

    Ma partiamo dal principio: Asura’s Wrath è un videogioco pubblicato da Capcom, ma è stato sviluppato da CyberConnect2, noto marchio che ha anche sviluppato i giochi della serie di Naruto, e sfrutta l’ormai celeberrimo UnReal Engine. Il gioco è uscito il 24 febbraio 2012 in Italia mentre il 9 marzo in UK. Il titolo mi aveva colpito sin dall’inizio: mi intrigava molto l’idea di un gioco ambientato in un mondo orientale che unisse a sé elementi sci-fi, così come quella di avere come protagonista Asura, la divinità Induista dalle sei braccia. E la presenza costante dei Quick Time Event (elemento caratteristico di questo gioco) mi sembrava una bella sfida da raccogliere, non avendo mai giocato nulla di simile. Mi sono tenuto informato riguardo al titolo vedendo i vari trailer prima del lancio ogni volta che uscivano, giocando alla demo presente sul PSN (sì, ho una PS3), e gasandomi sempre più ad ogni nuova informazione rilasciata, ma non ho mai avuto la possibilità di recuperarlo causa ristrettezze economiche all’uscita del gioco, e successivamente a causa della difficile reperibilità del gioco in sé.



    La trama
    Trama: ci troviamo sulla Terra, in un’epoca feudo-giapponese simil-fururistica, abitata da umani (la razza più inutile del pianeta, co...

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    Last Post by Brighter il 9 Feb. 2014
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