Le Rovine di CentraLe Rovine di CentraLe Rovine di Centra


  1. Quanto è difficile essere "buoni" ai nostri tempi?
    La gentilezza, è davvero fuori moda?

    kirito


    Ci pensavo guardando Sword Art Online. In realtà la cosa è nata come pensiero cattivo, quasi uno sfottò nei riguardi del protagonista, Kirito, e la sua incredibile capacità di attrarre a se la componente femminile dell’Anime, per poi evolversi in una domanda verso me stesso e che ora rigiro anche a voi.

    Kirito è solo l’ennesimo protagonista maschile che ci viene presentato con quel modo di fare da bravo ragazzo, gentile, premuroso, ben disposto, sincero e sinceramente se stesso, di quella carineria che un po’ ti fa salire la voglia di prenderlo a schiaffi e un po’ ti fa sorridere.
    Si ok, magari c’ha qualche magagna mentale, ma andiamo... chi di noi non ne ha?
    Un altro esempio simile possiamo trovarlo nel personaggio di Ryujii di Toradora! o anche in quello di Kodaka di Haganai e via dicendo con la pala in molti altri Anime.

    Questi personaggi (che poi se ne possono trovare anche di femminili così, eh!) a me danno da pensare. Perché si, ok, negli Anime è tutto bello e coccoloso… ma nella realtà?
    Secondo voi, nella nostra realtà di oggi giorno, è possibile essere davvero così buoni? E quanto potrebbe essere difficile esserlo?

    Citando una frase che ho letto da qualche parte su FB di nonricordochi e in merito a nonricordocosa: “Oggi giorno essere gentili è fuori moda”. Non si può negare che sia vero, che questo è un po’ il tempo e l’era della negatività. Metteteci tutte le cause che volete, dalla crisi mondiale alla moda teenager di oggi giorno alla Tumblr tutto depression, Londra, Vans e amore andato a male accompagnato da fumo e alcool perchéfafAigo (Ehy! Passa un altro chilo o due di luoghi comuni qui per cortesia!), però anch’io quando mi guardo intorno non riesco a percepire l’idea di uno stato di “bontà” generale.

    Voi come percepite voi stessi e il vostro modo di essere e fare, a confronto con gli altri, quando si tratta di comportarsi bene?
    Last Post by BaccaTomba il 17 June 2014
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  2. Mettersi in mostra in quanto NERD & Otaku
    Quanto ci tenete a mostrare le vostre passioni?

    gadget

    Gadgettistica random in casa mia..


    Gadget.
    La faccia oscura del guadagno nel mondo videoludico e fumettistico. Chiunque sguazzi nel campo sa che con tutta la roba che circola ci si potrebbero riempire gli oceani e rimarrebbe pure il resto.
    Non solo fedeli riproduzioni degli originali, ma anche materiale assolutamente non inerente, dalle maglie, ai calzini, al set di mollette in Limited Edition, ai vibratori disponibili in 5 colori diversi …
    E comunque sia TUTTI abbiamo almeno uno di questi gadget in casa, che sia la fascia del nostro villaggi preferito di Naruto, ai poster WANTED di One Piece al pendaglio di Assassin’s Creed.

    Ditemi una cosa: quanto mettete in mostra le vostre passioni videoludiche e fumettistiche?

    Quanto siete soliti adoperare gadget, maglie o anche cose più spinte per mettere in mostra ciò che vi piace? Li usate quotidianamente? C’è qualcosa in particolare che vi piace di più mentre per altri tipo di gadget provate qualche repulsione? Sentite di farlo più per una questione di gusti o come mezzo per potervi identificare? Dove siete più soliti adoperarli? Quando uscite, a scuola, al posto di laoro...? E soprattutto, i Gdget devono essere originali?

    Io ho l’esempio di Lux, che a 25 anni suonati il Sabato sera in giro o anche alle feste si presenta tranquillamente con la maglia dei super eroi Marvel, di Hulk o Capitan America. O anche della mia amica Tina che come dilatatore usa il bottone rotto del pad della PS1.

    Per quanto riguarda me non posso dire di esserne mai stato particolarmente appassionato, ma di certo se avessi una T-Shirt di Evangelion non ci penserei 2 volte ad indossarla praticamente SEMPRE.
    Last Post by BaccaTomba il 14 June 2014
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  3. La Bacca-Censione: Rat-Man Gigante (Vol. 1 -> 4)
    La mia recensio.ne per i primi 4 numeri del Rat-Man Gigante

    ratcoper-1

    I primi 4 numeri di Rat-Man Gigante


    Quanto sono originale, eh? La ”Bacca-Censione”! Un gioco di parole vecchio come il mondo ed adoperato non so da quanti altri nell’universo che, come me, provano a recensire quello che leggono, vedono e giocano!
    Che c’è? Ora che non leggete più la parole “recensione” nel titolo non ridete più? Neanch’ io.
    Scherzi a parti: credo che questo sia il modo migliore per poter apparare quell’enorme divario che c’è tra la parte di me che spera di riuscire a scrivere una “recensione” e l’altra che invece vuole limitarsi a dare un proprio parere personale lontano dagli schemi tecnici.

    Per la prima Bacca-Censione, ho deciso di dedicarmi ad un fumetto giovane, che seguo da poco, e dopo l’uscita dei primi 4 volumi mi sento pronto a dir la mia al riguardo: Rat-Man Gigante, il mensile che ha permesso ai pochi dislocati, come me, di far la conoscenza del supereroe nato dalla mente di Leo Ortolani!

    Cosa possiamo dire quindi di Rat-Man e di questa nuova ristampa?

    Un formato originale… ma poco pratico..!
    Già nell’articolo che scrissi nel mese di Marzo riguardo il mio battesimo nel nome di Rat-Man sottolineai come l’idea di un formato GIGANTE in stile giornaletto anni 80-90 mi attraesse. Attrazione che non è condivisa da tutti, ad esempio sia il prode Lux che il mio fumettaro di fiducia mi hanno entrambi sottolineato come un formato del genere suggerisse loro qualcosa di poco pratico. Beh, non c’è che dire: a tal proposito hanno ragione loro!
    Il formato di Rat-Man Gigante, in tema di praticità nella conservazione, è decisamente scarso purtroppo..! Infatti costringe il proprietario a doverlo riporre tramite il metodo accatastamento a sandwich, cioè uno sopra l’altro alternando il verso della copertina dove è accentuata la curvatura!

    rattaaccatasta



    Messo così, su di una mensola, non si può dire che sia proprio un bello spettacolo ed anche l’idea di conservarlo in un cassetto non è delle migliori. Perché mai dovrei chiudere i miei fumetti in una bara?
    Se comunque la praticità della conservazione perde punti, quella invece della lettura ne guadagna di sicuro. Il Rat-Man Gigante offre infatti una comodità di lettura non indifferente grazie alla forma giornalesca che si adatta in modo egregio alle nostre letture mattutine sul trono (ehm…) e non ci costringe a stare particolarmente applicati come capita con i formati classici dei Manga ad esempio, con la cosa di ...

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    Last Post by BaccaTomba il 12 June 2014
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  4. Le dimensioni contano?
    Un gioco GRANDE è sempre meglio di uno PICCOLO?

    size



    Premessa: probabilmente quello che scriverò in questo articolo risulterà per molti di voi qualcosa di scontato. Per molti altri invece no.

    Ma andiamo con ordine…

    11 Maggio: superando gli ostacoli causati dalla stupidità dei commessi GameStop della mia città (questa ve la spiego alla fine…), riesco a recuperare la mia copia in Deluxe Edition di Child of Light. Inutile dire che ha fatto la polvere per 2 settimane buone prima che avessi tempo per giocarci.

    27 Maggio: apparentemente un giorno come gli altri. In realtà no: è il DayOne di Watch Dogs. Prima di scendere per andare a lavoro mi affaccio alla finestra, ma per fortuna non vedo giubilei per strada. Meglio…
    Chi ci segue sulla nostra pagina di Facebook sa che nessuno di noi 3 Admin ha comprato questo titolo. Alla scontata domanda “E PERCHÉ?!” urlato a mo’ di zio Vernon in bestia, rispondiamo con un discreto: ci passa per il culo.
    Tempo 3 giorni e possiamo recuperare dalla rete, da parte di recensori e utenti, un parere più meno univoco: un gioco sicuramente ben costruito (del resto dietro c’è mamma Ubisoft), ma non il grande titolo da tutti troppo atteso, con la presenza di errori e una qualità tecnica che smorzano l’originalità del concept.

    Poco dopo il lancio si può infatti leggere dei vari problemi riscontrati da molti nel gioco: bug con la pala, problemi con il motore fisico, un sistema di guida di merda ecc ecc.
    Nulla di nuovo. Un classico. E comunque tutto questo non ferma Watch Dogs da divenire il gioco più venduto in tutta la storia Ubisoft al DayOne con ben 4 milioni di copie vendute in solo 7 giorni.

    Ubisoft ringrazia voi tutti per i nuovi milioni di miliardi in tasca.

    Ora, non starò di certo qui a parlare di Watch Dogs, piuttosto, dopo questa interessante promessa , vi pongo la domanda che ha dato origine a questo articolo: secondo voi è meglio UN GIOCO GRANDE ma con qualche errore, o un gioco PIU’ PICCOLO ma senza?

    Watch Dogs è solo l’ultimo dei videogames che arriva da noi praticamente fallato o, in altri casi, parlando di altri giochi, addirittura incompleto. È una storia ormai divenuta comune quella di comprare un titolo al lancio e ritrovarsi con un videogioco ricco di diversi problemi che vengono poi, si spera, risolti con patch o fix o quel che sia.
    ”Beh” direte voi ”Ma è normale! E poi, appunto, tanto risolvono tutti con qualche patch!”.
    Ed il problema è propri questo: il fatto che ormai noi reputiamo NORMALE comprare qualcosa che sappiamo fin dall’inizio ci darà quasi sicuramente dei problemi, risulterà mal funzionante o comunque con degli errori, e poi dover aspettare che vengano sistemati. Risulta NORMALE spendere 70 euro al lancio di un gioco e poi ritrovarsi come con Watch Dogs, un po’ delusi per...

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    Last Post by BaccaTomba il 4 June 2014
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  5. Questione di spazio
    Voi cosa ne pensate del videiogoco in versione digitale?

    ps_store



    C’è mancato poco… molto poco.
    Se non avessi preso provvedimenti sarei stato nella merda.
    Di cosa parlo? Chi ci segue sulla pagina di fEisbUk si ricorderà del problema di spazio che ho avuto in camera mia, cioè il fatto che la superficie occupabile delle mie mensole per i Manga e Games stava per finire…

    Cosa che alla fine mi ha costretto a dover comprare ben altre 3 mensole (con la santa spesa di circa 50 e passa euro) da montare in camera, cosa che poi mi porterà anche a cambiare la disposizione di alcuni mobili. Ma vabbhè, tralasciamo.

    Da quando ho messo le altre 3 mensole ho già iniziato ad occuparle… solo che, proprio mentre le guardo, mi rendo conto che in effetti si stanno riempendo solo di carta. Manga e Fumetti, per esser preciso…
    E i Games? Che fine hanno fatto i Games?
    Sono rimasti gli stessi, a parte per l’entrata in casa della Deluxe Edition di Child of Light.

    Eppure io di videogames in questi giorni ne ho comprati! E allora dove sono…? Ma ovvio, no? Direttamente nella PS3.

    Eh si, perché mi son reso conto di come ormai io stia diventando sempre più abitudinario a comprare i games direttamente sullo Store della Play e tralasciare da parte le versioni fisiche. Come mai questa cosa? Beh, mi pare ovvio…
    È conveniente sotto molti punti di vista, prima di tutto per i costi. Già di norma la versione digitale costa meno di quella fisica senza contare le tante e spesso ottime offerte presenti sullo Store che inoltre vanno ad abbracciare non solo i titoli novità, ma anche quelli meno recenti e quelli vecchi, giochi PSX e PSN, singoli e collection. Non devo ogni volta sbattermi per andare fino al GS o Media World di turno, mi basta andare dietro casa a fare una ricarica PostePay e poi tramite PC ricaricare il Portafogli PSN. Un paio di click e via, semplice ed economico.

    È chiaro che questo discorso NON VALE per tutti i giochi. Se un titolo lo voglio al lancio, al DayOne, ad esempio, è perché è un titolo che mi attira un casino e quindi lo voglio scatolato per potermelo tenere in mostra, ma per altri titoli, ad esempio quelli che già di norma comprerei a prezzi molto ridotti, per me ne vale la pena.

    Secondo voi, col tempo, tenderemo anche noi a diventare sempre più digitalizzati? Ad abbandonare il prodotto fisico per uno più conveniente e pratico? A parte quei pochissimi titoli dai quali ci sentiamo attratti, finiremo solo per comperare prodotti digitali?

    La domanda ormai mi sembra lecita da porre, in un mondo sempre più data-izzato come il nostro.
    Last Post by BaccaTomba il 21 May 2014
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  6. Spegnere il cervello
    Che ogni tanto ci vuole anche questo...

    article

    Il significato della vita...



    Il bello di quel che faccio quale pseudo-writer a tempo perso di un Blog che tratta di Manga, Anime e Videogames è che non so mai quando mi possa venire la cosa per poter scrivere un articolo. “La cosa”, poi, sarebbe un’idea, un’ispirazione, un argomento che le mie viscere sentono il bisogno di rigettarvi addosso, un impulso che, non vi nascondo, mi fa sentire molto come quelle dodicenni “No uà, aMMore! Ma questo fatto lo devi troooooppo sapere pure te!” con ovvia posa stile ragazza di colore del ghetto che-qui-me-la-comando-io.

    Dire che in questi giorni la vita mi ha preso a calci in culo è un eufemismo, ma ve ne sarete resi conto che sulla Pagina di FB non mi son praticamente fatto vedere mai lasciando i poveri Lone e Lux tutti soli soletti.
    Chiedo venia, non vogliatemene.
    Il punto è che in questi giorni, anche videoludicamente parlando, non son riuscito a concludere niente. Stressato com’ero figuratevi se potevo applicarmi mai a giocare a qualcosa, poi per come son fatto io che mi lamento di ogni cosa. Il punto è che la voglia, il bisogno di videogiocare ci stava… e allora cosa fare? Fortuna vuole che ci stavano gli sconti di Pasqua sul PSN.
    Curioso un po’ ed eccotelo li, proprio quello che faceva per me: Metal Gear Rising: Revengeance.
    Bellino, stupido al punto giusto, viulento… spegni il cervello e tanti saluti.

    Parliamoci chiaro: vi piaccia o meno, Metal Gear Rising è un gioco cretino. Trovateci tutti i sensi buoni che volete alla parola cretino ed applicateli al caso in questione. Un Cyborg Ninja ultra tecnologico uberpowa che va in giro in scenari chiusi affelleando (termine coniato apposta) qualsiasi cosa o cristo si trovi davanti, con scritte jappo che appaiono sullo schermo toghiiiissime e “OHGESU’CRISTO! Ma hai visto che ha fatto!? No dico, MA HAI VISTO!?!??!? per tutto il tempo.

    Giocare a Rising non richiede il ben che minimo sforzo mentale, né nel gameplay e tanto meno nel seguire la trama che anche nelle scene più cool finirà sempre in secondo piano rispetto al contatore del numero di parti in cui abbiamo tagliato qualcuno/qualcosa.

    Rising, insomma, può essere paragonato a quei film di serie B che mettiamo su con la sola cosa di spegnere il cervello per quell’oretta – oretta e mezza. Ma in termini videoludici, vi dirò, Rising mi ha ricordato moltissimo la mia breve esperienza ON-Line a COD:Ghosts a casa di un mio compare.
    È vero, giocar a giochi come Rising probabilmente non ispirerà un cazzo di niente rispetto a ben altri titoli di categoria uguale, ma il suo lo fa benissimo, o meglio mettere il videogiocatore nella condizione di n...

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    Last Post by BaccaTomba il 2 May 2014
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  7. Stronzo se lo compri, insomma
    Ubisoft e la sua politica da molti criticata... ma a qual pro?

    curnuto

    CURNUTO! Che non usi la testa!



    A chi non è mai capitato di comprare un videogioco, magari spendendo pure un 70 e passa euro, per poi scoprirsene delusi? A me di certo si. Magari sarà capitato anche a qualcuno di voi di comprare un gioco alla cieca, così, senza sapere un cazzo di quel titolo, basandosi solo su un trailer visto per caso o sulla copertina. A me è capitato anche questo con immenso WTF?! da parte di Lone.

    Fin qui tutto normale.

    Ma chi mai andrebbe a comprare un gioco, pure al lancio, sapendo che il titolo in questione sia qualcosa di deludente, magari contenga qualcosa che non ci piace o che non ci convince per niente? Ebbene sappiate che se nel leggere queste ultime righe avete provato un certo disagio sarebbe meglio per voi chiudere e tornare ai vostri video di YouPorn.

    Oggi si parla di zia Ubisoft. È sempre problematico per chi tratta di videogames parlare di Ubisoft… è un po’ come parlare della Juventus quando si tratta di calcio. Grande squadra di campioni o grande ladrona? Magari entrambe...
    Comunque sia oggi spezzerò una lancia in favore a mamma Ubisoft e per la precisione la spezzerò in testa a voi. Si, voi...voi che ogni anno rompete il cazzo con ”Ma come? Un altro capitolo di Assassin’s Creed? Pure questo anno? Sarà di sicuro una merda!!” e poi puntualmente al lancio spendere 70-100 euro per la vostra fucking Limited Edition.

    L’altro giorno in un’intervista rilasciata al magazine Edge, Lionel Raynaud, Vice Presidente della Ubisoft, ha dichiarato parlando della periodicità di Assassin’s Creed: "Siamo in grado di offrire alla gente un nuovo Assassin's Creedogni anno perché loro vogliono un nuovo Assassin's Creed ogni anno. Fino a quando questa cosa rimane vera, sarebbe davvero da stupidi da parte nostra non soddisfare questa richiesta, anche se ci mette addosso la grande pressione di creare sempre qualcosa che non deluda il pubblico"

    In soldoni: se voi ogni anno lo comprate è chiaro che noi ogni anno ne famo uno.

    Ecco, già posso udire le critiche di molti di voi e i vostri commenti su come il mercato faccia schifo, le aziende pensino solo ai soldi e a spremervi fino all’ultimo sfruttando qualcosa a cui siete affezionati e vi piace. Sinceramente? Andate affanculo tutti.

    Questo tipo di pensiero io non riesco a sopportarlo e lo reputo molto immaturo. Anch’io tendo a lamentarmi di molte scelte fatte dalle software le quali è evidente che vengano fatte per far soldi, ma il punto è che questo è il mercato. Fatto di soldi e numeri e ci sta poco da fare. Le software house esistono per guadagnare non per star li a far i piaceri a noi videogiocat...

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    Last Post by BaccaTomba il 3 April 2014
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  8. Torniamo a parlare (male) di Gamestop
    E scusatemi se sono ripetitivo come un comico che sfrutta i politici per i suoi sketch.

    gamestop

    Close Enough to reality.



    Non posso permettermi il lusso di scrivere un articolo in cui si parla di figa che il giorno appresso sto di nuovo a parlar di cazzi. Che brutta cosa la parità dei sessi.
    Ovviamente, come quando scrivete la parola “cazzi” sul cellulare e il correttore automatico vi da “Gamestop” come alternativa, fate anche in questo articolo la stessa cosa. L’altra sera Lone mi manda un messaggio che può essere riassunto in: “Gamestop ha inculato anche quelli che hanno prenotato la Black Armour Edition di Dark Souls II al D1”.

    No dai, non è possibile. Non ci credo. Ci deve essere un errore di sicuro…
    In un universo parallelo avremmo detto così.

    Vado sulla Pagina di Gamestop Italia (Facebook) e ci trovo un’immagine interessante con un paio di commenti sotto. L’immagine era una foto di una copia di DSII con scontrino che indicava come data il giorno prima del D1. Tutto normale. Ci sorprenderemo il giorno in cui GS li rispetterà i DayOne. I commenti invece erano di due utenti che si lamentavano del fatto di aver prenotato la Black Armour Edition da GS e quando sono andati a ritirarle hanno scoperto che erano disponibili solo le Collector’s e le Standard. Altri ancora si lamentavano del fatto che andando a ritirare il gioco al D1 non avessero trovato la Collector’s da loro prenotata.

    GS Italia commenta: “Purtroppo abbiamo avuto un ritardo nelle consegne”. Ovviamente. Non andremo mai a pensare che avendo rotto il D1 1-2 giorni prima magari le copie prenotate sono andate in mano ad altri, tranquilli. Quella di GS è gente seria quanto l’uomo fumetto dei Simpson del resto.

    Passi la sfiga per uno come me e un gioco altrettanto sfigato come Thief che al D1 trasformato in D2 o D3 mi ritrovo inculato senza la latta e soundtrack… ma un gioco come Dark Souls II come fai a 1) infrangere il D1 e 2) a non far trovare alla gente che prenota una determinata edizione del gioco QUELLA CAZZO DI EDIZIONE al cazzo di D1.

    Nel corso degli ultimi tempi (o anni stando a Lone) GS ha davvero perso colpi e la sua politica sta venendo sempre di più criticata dal popolo della rete. Ormai se si sente parlare di un’offerta dal GS non si pensa più “Wow quanto è conveniente! Ottimo!” ma a “Aspetta… dov’è la fregatura? Come mi si inculano stavolta sti stronzi?”.
    Quando si tratta di politica dell'usato sappiamo tutti che andare da GS è come mettersi nelle mani di uno strozzino di strozzini.
    Se prenotiamo un gioco non possiamo più neanche stare tranquilli di andare li al D1 e trovarlo, ma dobbiamo preoccuparci di chiamare per chiedere se il D1 è stato rotto e quindi correre a recuperare la nostr...

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    Last Post by Smithf7621 il 16 Oct. 2016
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  9. La figa fa il suo sporco lavoro
    Perché è così ed è inutile far finta di niente per darci un contegno del cazzo.

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    “Vincitore del Premio: IL COSPLAY PIU’ SIMPATICO!”



    Sono un normale ventitreenne cresciuto con la passione per i videogames, e ci tengo a precisare che lei gli anni se li porta meglio di me. Uno dei tanti come voi che leggete i miei articoli. Una perfetta Standard Edition. Credo che il termine migliore per definire un ragazzo come me sia ”nella norma”: non brutto ma neanche un fustaccio, non intelligentissimo ma neanche stupido, uno con la passione per il gaming e i fumetti ma non un’ossessione, che si diverte a bullare gli altri perché riesce a pronunciare correttamente Massachusetts e loro no, mentalmente stabile quanto un Wade Wilson di buon umore (“… amo l’odore di 372,844 pancakes al mattino. Odore di vittoria.”).

    Dalla media altezza di questa mia normalità devo ammettere di aver guardato molti giocatori che brancolano nel mondo videoludico con un certo distacco (capitemi, neanche il Gandalf del Borotalco poteva nulla contro le mie ascelle). Certi comportamenti da parte di molti di loro erano per me malsani e li scansavo come si scansa lo starnuto di un compagno di classe malato di raffreddore. Mettendogli un dito sotto il naso? No. Colpendolo con un pugno.
    Potrei fare la lista della spesa di questi comportamenti, ma voi siete qui per leggere un articolo e non per andare al Supermarket, per cui vado al sodo (no, non l’uovo… l’ho già scritto, niente Supermarket…): uno di questi comportamenti, quello intorno al quale vuole girare questo articolo, è la presenza della figa di turno nei videogames. Qualche giorno fa mi domandavo sul perché un personaggio come Lightning non andasse dimenticato, potesse e dovesse diventare una icon del mondo dei videogiochi, mentre un Sora di turno andasse buttato nel cesso del dimenticatoio, e se penso che su una cosa del genero sia riuscito a scrivere un intero articolo mi convinco nel profondo che come professione potrei fare quello che scrive i messaggini nei biglietti dei Baci Perugina. Li le cazzate non si sprecano per niente. Eh si, perché la risposta l’ho sempre conosciuta nel profondo ed è semplice: perché Lightning c’ha la figa.

    Non scrivo una cosa del genere per fare moralismi, anzi, lo scrivo perché ci son cascato anch’io, e se per me non è la fredda e dura Lightning tocca invece alla sua dolce sorella, Serah. L’altro giorno ho finalmente completato FFXIII e come un drogato che ha bisogno di un’altra dose della sua droga preferita (occristo, sto citando Twilight…) ho messo subito su Final Fantasy XIII-2. Sappiate che il personaggio che più di tutti mi ha attratto di FFXIII era proprio Serah. Si, lo so che in FFXIII non lo si gioca e la vediamo si e no in qu...

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    Last Post by BaccaTomba il 18 Mar. 2014
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  10. Io, battezzato nel nome di Rat-Man
    E così anche io entro finalmente nel mondo di Ortolani. Cosa? Io un ladro?! Ma no! Giuro che la porta era aperta! D:

    cessoratman

    Il massimo momento spirituale di un vero uomo.



    Viviamo in un mondo tormentato, strano, subdolo, contorto. Chi è alla costante ricerca di qualcosa spesso non trova mai niente e se lo trova scopre di aver dimenticato il portafogli a casa. Le cose più belle arrivano per caso quando meno ce le aspettiamo, come l’amore, la risposta ad un problema, un biglietto per il pullman non timbrato nella tasca retro dei pantaloni, venti euro a terra… no no. Quest’ultimo non accade mai comunque…

    Ieri era Giovedì, ma aveva il sapore di un Mercoledì qualsiasi. Arrivo fuori la mia fumetteria di fiducia come è abitudine per le 4:30 e attendo l’apertura. Quell’attesa per me è straziante; alle volte temo possa non aprire costringendomi a ripassare il giorno dopo. Ma non ieri. Anche ieri la saracinesca si è alzata e la madre del mio fumettaro mi ha comunicato che per me non era arrivato niente. Vedete? Io aspettavo l’arrivo del 4° volume di Mirai Nikki ed invece il mondo me lo ha servito dietro. Ma curiosando sul bancone scorgo qualcosa che mi attira... qualcosa che non mi aspettavo, qualcosa di imprevisto. Un fumetto che conosco solo per via del mio collega Lux con sopra stampato un “NUMERO 1” grande quanto una casa: Rat-Man Gigante. A forza che quel NUMERO 1 fosse grande.
    Sgomento! Non è possibile. Non ci credo. Non può essere vero. Normali frasi cliché – chiaro che era vero, ce lo avevo davanti agli occhi.

    E così esco dalla fumetteria, in una bustina di plastica rossa un fumetto giallo. Ma quando arrivo a casa decido di non trangugiarlo subito, no. Non digerisco bene la carta e poi era quasi ora di cena. Conosco Rat-Man. Sono stato battezzato al suo credo già tempo addietro, so che per riuscire ad entrare in comunione con esso è necessario che il mio spirito sia al massimo della sua altezza, e vi è un solo momento ed un solo luogo dove ciò avviene per un uomo: il trono.

    E così stamattina mentre il mio corpo era intento a liberarsi dei solidi in eccesso ho potuto dare inizio alla mia esperienza nel mondo del maestro Ortolani. E a voi dono le mie impressioni.

    - Cosa abbiamo qui?

    Il Rat-Man Gigante è la più fresca delle ristampe presentate da Leo Ortolani, creatore del personaggio di Rat-Man. Uscito il primo numero il 6 Marzo sempre per via della Panini Comics, casa presso la quale viene già normalmente pubblicato. Ormai arrivato al numero 101 e con l'intenzione di continuare, Ortolani ha deciso quindi di dare il via libera alla ristampa per permettere anche a noi miserabili infedeli la possibilità di approcciarci al miti...

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    Last Post by BaccaTomba il 14 Mar. 2014
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